design strategico / Cascina Bonfiglio – La frutta colta

Questa è una storia di un territorio, di una famiglia e del coraggio di un imprenditore.

Gagliano Castelferrato si trova all’incrocio tra polverose strade provinciali che si aggrovigliano nel centro della Sicilia, una terra rugosa di colline di roccia bianca e sparuti alberi e campi gialli e verdi. Percorrendo queste strade, dal finestrino entra un odore di grano e di sole che riscalda le narici. È l’odore della Sicilia più vera, quella che Cicerone chiamò il granaio d’Italia, perché feconda e generosa di cereali e frumento.

Il piccolo paese si arrampica lungo l’antichissima rocca fortificata scavata nella rupe che domina la valle, che Federico II elesse a sua sede di riposo e la trasformò in una reggia elegante aperta al mondo. Ai piedi della rocca, si trova la Cascina Bonfiglio. È il nome di un pezzo di terra che la famiglia Castellana comprò in cambio di due vitelli nel secondo dopoguerra, e se ne prese cura mentre il mondo attorno ad essa cambiava: il boom economico cambiò infatti il volto del paese e la sua economia. Enrico Mattei scelse proprio Gagliano Castelferrato, che nel frattempo si scoprì sorgere su un grandissimo giacimento di metano, per tenere un discorso in cui annunciava l’apertura di un impianto di estrazione del gas che avrebbe rilanciato l’antico granaio, proiettandolo verso la modernità e lo sviluppo economico. E non fu un discorso qualsiasi: fu l’ultimo che pronunciò, poco prima del misterioso incidente aereo che gli tolse la vita, lasciando molte promesse di sviluppo disattese.